Ponteranica e il micropensiero legaiolo
La Lega che pena! (19)
Don Chisciotte
Ponteranica, Bergamo, Italia, Europa, Pianeta Terra settembre 2009. Il neoeletto sindaco leghista, Cristiano Aldegani, fa rimuovere dalla biblioteca civica la targa in memoria di Peppino Impastato, giovane siciliano ucciso dalla mafia nel 1978. Motivo: valorizzare personalità locali, come il sacerdote Baggi, al quale sarà dedicata la biblioteca. Il micropensiero legaiolo è semplice e primordiale, e quando si tratta di tracciare confini e alzare barricate, ha il primato mondiale. Giammai la biblioteca cittadina potrà essere intitolata a chicchessia se non a un autoctono certificato, con pedigree autenticato. Nel micropensiero legaiolo non c'è spazio per valori e ideali comuni, che vadano al di là dell'antro della propria caverna, controllata ovviamente con la clava sempre allerta. Nel micropensiero legaiolo non rientra la possibilità che sia dedicata la biblioteca della città a un siciliano e la piazza a un ponteranico, perché i valori di condivisione, partecipazione, solidarietà, non sono stati programmati in un pensiero micro, locale e tristemente banale. Il micropensiero legaiolo ci vorrebbe riportare alla preistoria dell'umanità, dove ogni clan rappresentava la comunità, circondato da un mondo oscuro a lui ostile, pieno di paure e di insidie. LIBERIAMOLI questi poveri legaioli, dal loro misero pensiero, affinché possano conoscere e apprezzare il mondo intero. BUTTIAMOGLI giù i loro paletti, confini, casematte e caverne, per fargli conoscere sempre più gente. DICIAMOGLIELO in mille lingue e dialetti che è ora di finirla con questi gesti da pirla. Il 26 settembre andiamo in tanti a manifestare a Ponteranica, perché ciò che li è accaduto non riguarda solo la tribù locale, ma il passato, il futuro, la dignità e umanità di tutti noi. Don Chisciotte P.S.: Padre Santi Rizieri, superiore dei sacramentini, la congregazione a cui apparteneva anche l'ignaro don Giancarlo Baggi, ha dichiarato in merito: "Questa decisione è stata presa in assoluta autonomia dall'Amministrazione di Ponteranica e i religiosi sacramentini ne sono venuti a conoscenza solamente dopo che la delibera in questione era già stata approvata. La Comunità dei Padri Sacramentini riconosce e stima l'operato che contraddistinse il lavoro di padre Giancarlo Baggi, ma non può approvare che la memoria di un confratello sia usata in una logica di contrapposizione e di divisione, tanto più se questa contrapposizione riguarda un testimone di giustizia come Peppino Impastato, ucciso per il suo impegno civile. Auspichiamo dunque che la biblioteca comunale torni ad essere dedicata a Peppino Impastato, fiduciosi che l'Amministrazione comunale riuscirà a trovare soluzioni alternative per ricordare l'opera di padre Baggi". (vedi: http://www.agi.it/milano/notizie/ ) La Lega che pena!
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